Quanti account fasulli o dormienti campeggiano tra i follower profilo aziendale? C’è un modo per scoprirlo e per ripulire i social media dai questi seguaci.
Il volume dei follower sicuramente fa fare la sua figura, ma servono realmente finti account tra questi? Chi volesse mantenere un certo tipo di equilibrio tra follower attivi e fake può fare pulizia in diversi modi.
Uno di questi è utilizzando Twitteraudit. Questo programma permette di analizzare, solo inserendo il nome dell’account, se il profilo in questione è vero o falso. A pagamento è disponibile una versione Pro del servizio, che garantisce un’analisi più dettagliata e degli strumenti di blocco.
Un altro sistema che si può utilizzare è dato da Twitonomy. Facilissimo da usare, basta collegarlo al proprio account, premere su “Followers” e in un lampo comparirà una lista degli account seguaci e della loro recente attività sul social. A differenza del primo però, questo non ci consente di bloccare direttamente gli utenti dormienti.
La stessa operazione si può fare con Followerwonk. È sufficiente inserire il nome del profilo interessato Sotto la sezione “Analyze”.
A seconda del social ci sono diversi strumenti da poter utilizzare. Ecco alcuni esempi:
Per Istagram si può provare ad utilizzare socialblade.com/instagram.
Su Facebook è possibile rimuovere dai mi piace della pagina i fake andando sotto la voce Impostazioni, Persone o altre pagine.
Alcuni dati statistici
Per avere un’idea del giro di account fasulli e inattivi La Repubblica ha fornito i seguenti dati per quanto riguarda, ad esempio, il panorama politico:
Matteo Renzi ha oltre 3,3 milioni di follower, di cui il 12% umani attivi (più di 400mila), l’85% umani inattivi e/o fake e il 3% fake. Silvio Berlusconi ne ha circa 23mila, di cui il 59% sono umani attivi e il 16% fake. Luigi Di Maio oltre 276mila, il 25% attivi e l’8% fasulli.
…come sempre ciò che si vede non è la realtà.
Il CSG è a disposizione per ulteriori chiarimenti o interventi di supporto.