Nel 1995 erano 39 milioni, adesso invece sono 2,8 miliardi. Chi? Le persone che navigano in Internet nel mondo, passate in circa 20 anni dallo 0,6% al 39% della popolazione, con un più 8% solo rispetto all’anno scorso. A rilevare i dati è Internet Trends, l’indagine di @Kpcb (qui potete leggere la relazione completa) che mostra un aumento ancora più rilevante per gli utenti di mobile, che hanno raggiunto quota 5,2 miliardi (il 70% della popolazione) contro l’1% del 1995. A quanto pare, però, la crescita sta rallentando, sia per quanto riguarda i navigatori del web sia per quanto riguarda gli smartphone. Cresce invece a ritmo vertiginoso il numero che riguarda il traffico dati da mobile, che segna un + 69% tra un anno e l’altro. Il traffico internet, invece, pur registrando un +20% si sta allontanando delle cifre di incremento di qualche anno fa. Un americano adulto, trascorre connesso una media di circa 5 ore e mezza al giorno, di cui comunque la maggior parte (il 51%) tramite mobile; lo shopping on line però è concluso solo raramente via smartphone (8% dei casi).
In Italia, come altrove, la crescita di internet sta cambiando il mondo della pubblicità, che si sposta on line: secondo la relazione Agcom, mentre i media tradizionali, tra il 2010 e il 2014, hanno perso circa 2 miliardi di euro di introiti pubblicitari (ad avere la peggio, la carta stampata), nello stesso quinquennio la pubblicità on line è cresciuta in Italia da 1,17 a 1,63 miliardi di euro. Solo rispetto al 2013, l’aumento è stato del 10%, gran parte di esso riconducibile all’incremento delle inserzioni pubblicitarie di tipo display (soprattutto di tipo social) e video. A farla da padrone, è (come nel resto del mondo) Google (con il 30% di quota) seguito da Facebook e SeatPagineGialle. In Italia, i siti più visitati sono La Repubblica (con quasi 12mila utenti unici e 412mila pagine visitate al giorno), Corriere della Sera e TgCom24. Secondo i dati riportati nella relazione, ogni giorno in Italia ci sono una media di 22milioni di utenti unici on line, di cui la maggior parte da mobile (17,6 milioni); anzi, per ben 9 milioni di persone, smartphone e tablet sono l’unico mezzo usato per navigare.