In un’era dove non si può fare a meno di Internet, dove gli strumenti e i metodi di comunicazione sono cambiati, è mutata anche la concezione di Privacy. Il nuovo GDPR che uscirà a maggio di quest’anno, ha l’obiettivo di tutelare e proteggere in modo più efficace i dati personali dei cittadini residenti nell’UE. Ecco tutti i dettagli.
Si tratta di un adeguamento tecnologico, ma anche della struttura dell’organizzazione e dei compiti. Nello specifico, questo provvedimento vedrà la “creazione” di 2 nuove figure: il data controller (entità che dovrà determinare le finalità, le condizioni ed i mezzi per il processamento dei dati personali) ed il data processor (entità che si occuperà di processare i dati per conto del data controller). Un ruolo importante sarà ricoperto dal DPO (data protection officer) che avrà l’incarico di consulente, vigilante dei processi di trattamento e sarà il punto di incontro tra i titolari del trattamento stesso e l’Autorità Garante della privacy. Alcuni punti importanti del nuovo regolamento sono lo snellimento di determinate procedure come la richiesta di consenso alla raccolta e trattamento dei dati personali dell’utente da parte delle imprese, procedure che dovranno essere più chiare e di facile comprensione; la notifica tempestiva circa eventuali furti di dati da parte dei data processor e la richiesta da parte dei cittadini della copia dei propri dati personali in formato elettronico.
Nel nostro Paese, i dati sulla sicurezza informatica sono poco rassicuranti. Solo 2 aziende su 70 hanno una sicurezza accettabile e la maggior parte degli utenti ha poche conoscenze in materia di cyber security. Le aziende, quindi, dovranno adottare nuovi sistemi a garanzia della privacy, della gestione dei dati sensibili e al loro utilizzo. L’installazione di software ad hoc e l’eliminazione di alcuni processi intermedi, dovrebbe migliorare la situazione, configurando un ambiente di “privacy by default” ad oggi ancora molto lontano. Anche le sanzioni saranno più severe, si parla di multe fino a 20 milioni di euro o il 4% del fatturato.
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