USB

Ad usarla per primo è stato il nuovo MacBook della Apple, ma la sensazione è che diventerà sempre più diffusa: a quanto pare, infatti, anche Google, Samsung e Sony sono intenzionati a dotare i loro device con la porta USB type C. Ma quale rivoluzione porterà questo nuovo standard USB?

La risposta è semplice: secondo molti esperti, farà ordine nei vari modelli di connettori e permetterà di ridurre il numero e i tipi di cavi di cui siamo dotati per usare pc e smartphone.
Ora come ora, infatti, ogni computer ha diverse porte a cui vengono collegati il mouse e le varie periferiche, cui si aggiungono la porta HDMI (ossia la porta audio video per l’alta definizione), la VGA (che collega il monitor ad uno schermo esterno, come la tv) e quella per il caricatore, solo per fare alcuni esempi. Poi ci sono quelle dei cellulari e dei lettori mp3, più piccole.
Ebbene, la USB-C promette di far scomparire tutta questa varietà, riassumendola su di sé; una sola porta, sia per pc sia per smartphone, utilizzabile per molti usi: trasferire dati, caricare device mobili e lo stesso pc oppure come uscita video.
A questo vantaggio di ordine pratico, se ne sommano alcuni di ordine tecnico. Il nuovo standard USB è infatti più veloce dei precedenti: si passa dai 5 gigabit al secondo della USB 3.0 ai 10 gigabit per secondo (significa minor tempo per trasferire i dati); con i suoi 20 volt in uscita, l’USB-C è anche più potente: permetterà così di ricaricare non solo i device collegati, ma anche lo stesso pc in minor tempo. Un aiuto arriva anche per i più distratti, quelli che sbagliano sempre il verso di inserimento del connettore nella porta: in questo nuovo standard, il sopra e il sotto sono infatti uguali, risolvendo il problema alla radice.
Ovviamente, come tutte le rivoluzioni, la diffusione della USB-C comporterà un periodo di assestamento: per ora, infatti, è necessario usare un adattatore per i cavetti vecchi che hanno connettori diversi. Ma quando prenderà piede, promette di semplificarci la vita.